CASTELLO ESTENSE (*) (Arquà Polesine)
La fortezza di Arquà, edificata nel 1146, comunemente detta Castello Estense, è uno dei pochi edifici in Italia che gode della prerogativa della doppia iscrizione nel registro dei castelli ed in quello delle dimore storiche. L’architettura è di matrice medioevale ed è la più importante e meglio conservata di tutta la Provincia, nonché unica testimonianza materiale della vasta rete di fortificazioni che presidiavano il Canal Bianco. L’edificio fu voluto da Guglielmo III Marchesella degli Adelardi, signore di Ferrara, per contrastare gli Este che premevano sul territorio di Rovigo. In breve tempo, nel 1187, il complesso diventò proprietà della Casa d’Este. Insieme all’intera regione del Polesine, il castello di Arquà passò nel 1395 sotto il governo della Serenissima in cambio di un prestito finanziario. I Veneziani stabilirono un vero e proprio presidio militare, dotando il castello di una guarnigione di soldati. L’originaria configurazione difensiva, necessaria per tenere uno dei luoghi chiave del Polesine, venne meno dopo la vittoria veneziana nella Guerra del Sale (1480-1484 circa). Dopo gli anni fra il 1438 e il 1482, durante i quali la proprietà dell’edificiò tornò agli Estensi, la Repubblica Veneta lo cedette infine alla famiglia Diedo. Nel Cinquecento tutte le fortificazioni militari estensi esistenti vennero abbattute tranne il castrum di Arquà in quanto si trovava in un angolo strategicamente importantissimo, essendo passaggio obbligato attraverso il Canal Bianco e, più oltre, il Po, tra i territori ferraresi e quelli veneti. I Diedo, famiglia di probabili origini veneziane, trasformarono il castello in una più comoda e lussuosa residenza nobiliare di campagna e la abbellirono con pitture a fresco, facendo abbattere, fra l’altro, una delle torri di guardia.
Dove:
Via Castello, 2
45031 Arquà Polesine (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 0425 91051 / www.comune.arqua.ro.it
COLLEZIONE BALZAN (*) (Badia Polesine)
Le opere della Collezione Balzan vennero esposte, per la prima volta, a Zurigo nel 1944 Dopo l’improvvisa scomparsa di Eugenio, il 15 luglio 1953, la pregevole Collezione passa in proprietà alla figlia Angela Lina. Con l’importante istituzione della Fondazione Internazionale Balzan, voluta dall’unica erede del cospicuo patrimonio del padre, anche la Collezione diventa proprietà della stessa Fondazione. Nei primi mesi del 2014 il Comune di Badia Polesine ottiene infatti, in comodato d’uso a tempo indeterminato, l’intera collezione che viene esposta presso il Ridotto del prezioso Teatro Sociale, anch’esso intitolato a Eugenio Balzan. L’importante raccolta e restituisce a studiosi e visitatori straordinarie opere d’arte della pittura dell’Ottocento e del Novecento italiano oltre a far conoscere un importante aspetto del concittadino Balzan: la sua Grande passione per l’arte. La collezione è costituita da 49 opere realizzate da 26 pittori italiani e racchiude alcuni vertici assoluti della pittura dell’epoca.
Dove:
c/o il Teatro Sociale "E. Balzan" Via Danieli
45021 Badia Polesine (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 0425 51766 / www.collezionebalzan.it
MUSEO ETNOGRAFICO "A L'ALBORON" (*) (Costa di Rovigo)
Il Museo Etnografico “a l’alboron” - Costa di Rovigo nel tempo - raccoglie, archivia e valorizza documenti e reperti storici relativi alla storia sociale, economica e religiosa del territorio di Costa di Rovigo. Trattandosi di una realtà socio-economica a vocazione prevalentemente agricola, il museo si fregia di un percorso tematico ed espositivo incentrato principalmente sul ritmo delle stagioni che, dai tempi più remoti, hanno profondamente plasmato la vita delle comunità contadine regimentandone le risorse alimentari e la disponibilità di materie prime. Dopo una breve presentazione della pianura di Costa di Rovigo e della sua genesi, il visitatore ha modo di seguire il divenire del ciclo produttivo annuale, testimoniato dai numerosi e particolari attrezzi agricoli, di immedesimarsi in un ambiente domestico, di apprezzare l’essenzialità delle mansioni artigiane e di acquisire informazioni sulla storia di questo piccolo ma antico nucleo abitativo sorto sugli argini dell’Adigetto.
Dove:
Via Dante, 286
45023 Costa di Rovigo (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 0425 407272 / www.comune.costadirovigo.ro.it
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE (*) (Fratta Polesine)
Situato in una delle due barchesse di Villa Badoer il Museo Archeologico di Fratta Polesine rappresenta il punto di arrivo di oltre quarant'anni di ricerche nel Polesine, la sede che raccoglie le importanti testimonianze dei villaggi della tarda età del bronzo sorti lungo l'antico corso del Po. Il nucleo principale dell'esposizione è costituito dai ritrovamenti di un complesso archeologico oggi ritenuto fra i più rappresentativi a livello europeo per l'età del bronzo finale (XII - X secolo a.C.), quelli del villaggio di Frattesina e delle sue necropoli, individuate nelle località Narde e Fondo Zanotto.
Il percorso di visita prevede vari momenti di approfondimento volti ad offrire un'esperienza conoscitiva di grande valore, una fonte di interesse non solo per un pubblico esperto ma anche per coloro che per la prima volta si accostano al mondo dell'archeologia.
Dove:
Via Giovanni Tasso, 1
45025 Fratta Polesine (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 0425 668523 / www.visit-fratta.it
MANEGIUM (Fratta Polesine)
La casa padronale, di forma allungata, la cui costruzione originaria risale al XVI secolo, si eleva su tre piani dei quali l'ultimo, il sottotetto, era destinato in origine a granaio. Il fabbricato è stato oggetto di una donazione da parte degli eredi Boniotti verso il Gruppo culturale e di ricerca "II Manegium", gruppo di volontariato Onlus che si occupa di ricerche storiche, artistiche, archeologiche ed etnografiche nell'ambito del territorio in antico chiamato appunto "Manegium".
Nel Palazzo, completamente restaurato, trovano ora sede definitiva: il Museo Etnografico sulla civiltà del lavoro in Polesine; una mostra storico-documentaria sulla Carboneria polesana; una mostra sulla religiosità popolare; una raccolta di animalie di uccelli imbalsamati.
Dove:
Via Riviera Scolo, 11
45025 Fratta Polesine (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 340 2246742 (Adriano Azzi), 347 2281463 (Domizio Gabanella) / www.visit-fratta.it / www.museoetnograficomanegium.it
VILLA BADOER (*) (Fratta Polesine)
Affacciata sul Canale Scortico, la villa fu commissionata da Francesco Badoer, al grande architetto vicentino Andrea Palladio.
La data di costruzione non è certa, ma nel 1557 doveva esistere già il corpo padronale e compare nei Quattro Libri del Palladio del 1570.
Al centro di un verde prato chiuso da rustici si erge l'edificio residenziale dalla semplice volumetria con monumentale pronao a frontone preceduto da una larga, articolata scalinata; ai lati si protendono a semicerchio le barchesse su colonnine (la "barchessa" nella villa veneta è un'ala laterale adibita ad abitazione o servizi).
La villa venne decorata dal Giallo Fiorentino che vi dipinse, nel pronao e negli interni, fantasiose grottesche recuperate durante i lavori di restauro compiuti dall'Istituto Regionale Ville Venete.
La villa è stata dichiarata monumento patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO ed è il naturale contenitore per l'organizzazione di riunioni e convegni, mostre, rappresentazioni teatrali, liriche, di balletto.
Dove:
Via Giovanni Tasso, 1
45025 Fratta Polesine (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 366 3240619 / www.visit-fratta.it
CASA MUSEO GIACOMO MATTEOTTI (Fratta Polesine)
La Casa-Museo Matteotti racconta la vita della famiglia di Giacomo Matteotti che nacque a Fratta Polesine nel 1885 e dal 1924 riposa nella tomba di famiglia del cimitero locale.
Negli anni fra le due guerre Matteotti osò opporsi all'evento di un nuovo dominatore pagando con la vita l'amore per la giustizia e per la libertà;
laureato in giurisprudenza, Giacomo, militò nel partito socialista e appassionato sostenitore dei diritti delle classi più umili, venne eletto deputato nel Collegio di Ferrara.
Per aver denunciato i brogli elettorali che portarono al potere il partito fascista, Matteotti fu ucciso in maniera vile e feroce il 10 giugno 1924 ed ora riposa in un austero mausoleo nel cimitero di Fratta.
Dove:
Via Ruga
45025 Fratta Polesine (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 366 3240619 / www.visit-fratta.it / www.casamuseogiacomomatteotti.it
ECOMUSEO PIZZON (Fratta Polesine)
La punta di confluenza, fra il fiume Scortico e il Canalbianco, in località Pizzon di Fratta, è un luogo del tutto singolare per paesaggio, architettura agricola ed archeologia industriale.
Come archeologia industriale, sono presenti due importanti manufatti: il primo è un grande mulino (Mulino - Al Pizzon), l'unico che funzionava ad acqua in una terra completamente piana come il Polesine, sfruttando il dislivello tra lo Scortico e il Canalbianco.
Il secondo è una conca di navigazione, sostenuta da porte vinciane con finestre tuttora esistenti.
Tali conche sono la testimonianza di una delle prime idrovie polesane, impiantata a metà del XIX secolo e ripercorrente, a livello di trasporto industriale, la via d'acqua già percorsa dai nobili veneziani per arrivare nel '500 alle loro Ville di Fratta, tra cui le palladiane Badoer e Grimani Molin.
Dove:
Via Pizzon, 945
45025 Fratta Polesine (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 393 9541500 / www.locandaalpizzon.com
MUSEO DEL RISORGIMENTO POLESANO (*) (Lendinara)
Il Museo del Risorgimento è ospitato nelle sale del sottotetto di Palazzo Boldrin, divenuto "Cittadella della Cultura" a partire dal 2016. Il museo offre un'esposizione di documenti e cimeli legati all'epoca risorgimentale, che ci raccontano l’impegno civile e politico di due suoi straordinari protagonisti: il lendinarese Alberto Mario e la moglie inglese Jessie White. Il percorso consente di rivivere, attraverso la vicenda biografica di questa coppia d’eccezione, l’intera parabola del nostro Risorgimento.
Il museo offre, inoltre, un panorama sull’Ottocento lendinarese in senso più allargato, integrando le sale del Risorgimento con una sezione dedicata all’Archivio fotografico della famiglia Marchiori, di cui sono esposti i negativi originali su vetro, le antiche stampe e una raccolta di strumenti fotografici. La visita si chiude, infine, con la documentazione sul lendinarese Adolfo Rossi, giornalista e diplomatico che legò il suo nome alla denuncia delle più scottanti emergenze sociali dell’Italia post unitaria e particolarmente al tema della massiccia emigrazione all’estero.
Dove:
Via G.B. Conti, 30
45026 Lendinara (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 0425 605665 / www.comune.lendinara.ro.it
ANTICHE DISTILLERIE MANTOVANI (*) (Pincara)
Il Museo d'Impresa "Il futuro della memoria" delle Antiche Distillerie Mantovani è stato inaugurato nel novembre del 2004 ed è stato costruito all'interno dell'azienda, attraverso un percorso che ricostruisce la storia imprenditoriale e lavorativa di ben 6 generazioni. Il progetto è frutto di una appassionata ricerca sulla storia, le leggende e le tradizioni relative ai liquori e ai distillati. All'interno si trovano oggetti dell'azienda stessa ma anche oggetti acquisiti nel corso dell'attività di ricerca.
Dove:
Via Matteotti, 1001
45020 Pincara (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 0425 754342 / www.distilleriemantovani.it
MUSEO DEI 43 MARTIRI DI VILLAMARZANA (*) (Villamarzana)
Il centro documentale e museo alla memoria, raccoglie documenti relativi al tragico eccidio di 43 partigiani vittime, nel 1944, dei nazifascisti.
Dove:
Via S. Pietro Martire, 1
45030 Villamarzana (RO)
Orario di apertura:
Informazioni e orari: tel. 0425 938018 / www.comune.villamarzana.ro.it
Vi sono poi dimore private, chiese o importanti edifici pubblici che possono essere visitate previa telefonata ai locali Uffici di Informazioni ed Accoglienza Turistica (IAT).
Nei luoghi contrassegnati con (*) potete trovare e timbrare il Passaporto delle Terre fra Adige e Po.
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