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VILLANOVA DEL GHEBBO

 

Il nome Villanova del Ghebbo, fu adottato nel 1500 per indicare il corso d’acqua che scorreva nelle vicinanze. Questo piccolo paese che sorge sulle rive dell’Adigetto, ha nella chiesa parrocchiale dedicata a S. Michele Arcangelo della fine del ‘700 ed inizio ‘800 l’edificio di maggior pregio artistico. All’interno vi si trova infatti il bellissimo soffitto che rappresenta S. Michele ed il trionfo delle Virtù, affrescato da Giovanni Battista Canal seguace del Tiepolo.

Poco lontano dal centro storico, l’oratorio seicentesco di Ca’ Nova con campanile in stile barocco dedicato alla Vergine Maria. La piccola chiesa è oggetto di grande devozione per i poteri ritenuti miracolosi della Madonna.

Villanova del Ghebbo era fino a pochi anni fa la capitale polesana della produzione di scarpe. Di questa fiorente attività rimangono ancora pochi negozi e laboratori.

 

www.comune.villanovadelghebbo.ro.it

 

 

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LENDINARA

 

Sorta lungo l’Adigetto, uno dei vecchi percorsi dell’Adige, Lendinara è un centro importante dal punto di vista storico, artistico, culturale e religioso.

Fin dal XVIII secolo, infatti, la città viene omaggiata con l'appellativo di "Atene del Polesine" per i tesori artistici che racchiude.

Ricchissima di architetture religiose è meta di pellegrinaggi per la presenza del Santuario della Beata Vergine del Pilastrello, un complesso monastico olivetano del ‘500; importanti anche il Duomo di S. Sofia con l’altissima torre campanaria (una delle più alte d’Italia) e la chiesa di S. Biagio. Fra le architetture pubbliche, sono da ricordare in Piazza Risorgimento, il Palazzo Pretorio, la Torre dell’Orologio e la Loggia del Palazzo Municipale.

La romantica passeggiata lungo il corso dell’Adigetto, fa scoprire i luoghi legati a Garibaldi. A Lendinara è infatti nato A. Mario, importante patriota e politico italiano che perorò la causa risorgimentale negli Stati Uniti.

A questo importante personaggio ed al periodo storico nel quale è vissuto, è dedicata, nel mese di maggio, bellissima rievocazione storica: “Arriva Garibaldi”. Anche nelle arti Lendinara è stata fertile terra natia: di questo territorio è uno dei maggiori intarsiatori del legno del ‘400, Lorenzo Canozio; e sempre qui è nato Domenico Montagna, uno dei più importanti liutai del ‘700 al quale Lendinara dedica un festival.

 

 

www.comune.lendinara.ro.it

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POLESELLA

 

Affacciata sul Po, Polesella si è sviluppata lungo il corso della Fossa omonima che permetteva il collegamento fra il Po ed il Canalbianco. A seguito dell’alluvione del 1951, la Fossa è stata chiusa cambiando per sempre la fisionomia urbanistica di questa località. Tuttavia testimonianze del suo ricco passato si scorgono girovagando per le vie del paese. Sono facilmente riconoscibili le ricche ville del ‘600 e ‘700 fatte costruire dalle famiglie veneziane. Bellissime le ville Armellini, caratterizzata dalla tipica forma cubica e da una serie di fregi a forma di testa che ornano la facciata; Ca’ Rosetta, una delle poche ville biloggiate presenti in Veneto ed infine la stupenda villa Morosini che si affaccia sul Po. A pochi metri da questa, il Borgo S. Maura, uno dei pochissimi borghi golenali abitati che si affacciano sul grande fiume. Alcune delle sette minuscole spiagge formatesi a ridosso di altrettanti moli sono ancora meta di ritrovo di pescatori che hanno un legame strettissimo con il Po. Polesella è forse uno dei pochi paesi polesani il cui territorio è completamente percorribile in bicicletta in tutta sicurezza, grazie ad un'attenzione particolare per la valorizzazione turistico-ambientale. Polesella è snodo per il ciclopercorso Adige Po, Sinistra Po e Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante ed è anche una delle tappe della Via della Seta e del Percorso di S. Antonio. Appuntamenti fissi per migliaia di turisti sono il Palio degli Angun in giugno e la Notte Bianca in luglio.

 

www.comune.polesella.ro.it

 

 

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VILLAMARZANA

 

Villamarzana è storicamente tristemente famosa per l’eccidio dei 43 partigiani uccisi dai fascisti nel 1944. La casa del barbiere dove è avvenuta l’esecuzione è occupata da un piccolo museo visitabile su prenotazione che racconta l’accaduto. I nomi delle 43 vittime sono ricordati nel sacrario accanto. Tra il Canalbianco ed il centro di Villamarzana, nei pressi del paleo alveo del Po di Adria, è stata scoperta un’area archeologica molto importante. Più recente è invece la presenza dei monaci benedettini che per primi bonificarono l’entroterra polesano testimoniata dalla bella chiesa del 1100 in località Gognano dove sorge anche un delizioso complesso con palazzo padronale e corte rurale in stile veneziano. A ridosso del Canalbianco, in prossimità del confine con Frassinelle Polesine, adiacente alla piccola chiesa di S. Lorenzo, vi è il piccolo cimitero dove riposano le vittime dell’alluvione del 1951.

Il piccolo paese si anima nel primo e secondo fine settimana di luglio per la tradizionale Festa del grano con dimostrazioni di trebbiatura all’antica, musica, giochi e degustazioni di prodotti tipici locali.

 

www.comune.villamarzana.ro.it

 

 

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PINCARA

 

Il piccolo centro che sorge sulla sponda destra del Canalbianco, deve il suo nome ad un funzionario della corte estense Guglielmo Pincaro che su queste terre ricevette l’investitura ed iniziò, nel XV secolo, le prime opere di bonifica.

La disposizione del paese segue parallelamente il corso del Canalbianco ed ha il suo nucleo centrale nella parrocchiale di S. Giovanni Battista risalente al XVI secolo.

In prossimità del centro storico si trova un piccolo, ma delizioso gorgo a testimonianza dell’antico percorso del Po. Seguendo il fluire del Canalbianco, dopo qualche chilometro, ci si imbatte in una imponente corte agricola: Ca’ Bernarda. Anche se privata, questa ci permette di conoscere la tipologia caratteristica delle corti padronali settecentesche veneziane. Questi enormi complessi potevano vivere di vita propria indipendentemente dai centri abitati limitrofi essendo completi di oratorio, casa padronale, stalla, torre colombaia ed un enorme aia sulla quale si affacciavano i rustici porticati.

Pincara è sede dell’unico museo d’impresa del Polesine; qui è possibile ripercorrere le tappe che hanno portato alla nascita delle antiche distillerie e conoscere quali sono le tecniche di lavorazione e le materie prime per arrivare a produrre liquori e distillati.

 

www.comune.pincara.ro.it

 

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